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LE POLITICHE ATTIVE: RIPARTIRE DAL LAVORO

Aggiornamento: 10 gen 2023


Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno

Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita

Confucio

Il 2021 è arrivato! Ora più che mai, cominciare ad immaginarci nuovi e stimolanti propositi, progetti, obiettivi a medio/lungo termine rappresenta un buon modo per proiettarci nel divenire e lasciarci definitivamente alle spalle un anno sicuramente poco roseo.

Ma come possiamo fare per darci l’opportunità di investire su noi stessi e sul nostro futuro?

In questa realtà 4.0 stiamo assistendo ad una grande rivoluzione nel modo di concepire l’azienda, il mercato e il business. Se fino al secolo scorso bastava trovare un lavoro “sicuro”, in cui specializzarsi e imparare a svolgerlo seguendo direttive specifiche, oggi non basta più.


Siamo nell’epoca della proattività, dell’intuizione e del navigare a vista, in cui le persone hanno bisogno di riscoprire come disegnare un proprio percorso professionale.

Passare dallo storico “si è sempre fatto così” alla ridefinizione di nuovi equilibri, porta con sé il dover rispondere a nuove esigenze, implementare nuove procedure e stabilire nuove modalitàdi interazione. Le certezze non vanno più cercate solo all’esterno, ma vanno costruite dentro di noi.

Non è facile adeguarsi e cavalcare il cambiamento, ma qualcosa si sta muovendo verso una nuova fase del mercato del lavoro. Dopo anni passati a elaborare strategie di politiche passive di sostegno alle persone disoccupate o inoccupate, finalmente anche in Italia si avverte un sentito e crescente interesse nei confronti delle Politiche Attive del Lavoro (P.A.L.).


In cosa consistono esattamente le P.A.L.?

Il loro obiettivo principale è massimizzare le opportunità di lavoro e migliorare la corrispondenza tra posti di lavoro e lavoratori inoccupati. Attraverso misure di riqualificazione e miglioramento delle competenze, le P.A.L. possono facilitare le persone a sviluppare nuove professionalità. Questo permette di affrontare il cambiamento con maggiore efficacia e propositività, allontanando quel senso di fragilità, percepito soprattutto in quest’ultimo periodo.


Le iniziative portate avanti nell’ambito delle P.A.L. si realizzano soprattutto attraverso:

- L’erogazione di servizi, a favore delle persone in cerca di occupazione;

- Il potenziamento dei servizi per l’impiego, a favore delle fasce svantaggiate;

- Lo sviluppo di misure per la ricollocazione dei disoccupati.


Inoltre, le P.A.L. promuovono il rafforzamento del ruolo delle scuole, delle università e degli enti di formazione professionale nello sviluppo di percorsi di alternanza scuola-lavoro e di transizione istruzione-formazione-lavoro.


Occuparsi di P.A.L. si traduce, quindi, nel portare avanti progetti tesi a promuovere opportunità di impiego e iniziative che prevedono lo sviluppo dell’auto-imprenditorialità nelle persone, offrendo un contributo reale ad una società in continua crescita e formazione.


Perché è importante parlare di P.A.L.?

È attraverso lo sviluppo e la promozione delle P.A.L. che l’Italia può fare un salto di qualità.

Portare avanti progetti tesi a coinvolgere in maniera attiva le persone, nella ricerca del lavoro e nella riqualificazione del proprio profilo professionale, permette loro di attivare un growth mindset, di sperimentare le proprie competenze in ambiti diversi, uscendo dalla propria zona di comfort per orientarsi verso un futuro più allineato ai propri valori, frutto di una scelta consapevole.


Le P.A.L. rispondono alla necessità di attuare un cambio di prospettiva per consentire alle persone di divenire parte attiva e integrante della società, trovando la propria strada e divenendo protagoniste della propria vita.


Per approfondire:

Immagine tratta da: www.pixabay.com

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