Il mondo accademico e scientifico è in fermento dall’inizio del secolo: stanno maturando nuove consapevolezze sociali e, grazie al progresso della tecnologia, ogni giorno scopriamo un tassello in più dell’immensa complessità che ci caratterizza, in quanto esseri umani, esseri viventi e collettività.
In questa epoca l’umanità sta assumendo un assetto diverso: se, da un lato, può ancora non rappresentare un ideale di perfezione, dall’altro sta mobilitando le proprie energie e risorse per definire nuove vision, che consentano ai membri della società di riqualificare il proprio agire.
E per rendersene conto, basta prestare ascolto e osservare.
Per questo oggi voglio parlarvi di imprenditorialità: non la capacità, comunemente intesa, che si pensa possa riguardare l’avvio di una nuova Impresa… bensì, in questo caso, l’impresa alla quale ci si riferisce è quella che riguarda da vicino tutti noi, nel nostro maturare come cittadini del mondo.
È proprio il concetto di imprenditorialità che, nel 2016, la Commissione Europea ha sviluppato nel modello di competenze EntreComp: l'European Entrepreneurship Competence Framework.
Un modello che risponde all’esigenza di produrre integrazione tra il mondo dell’educazione e il mercato del lavoro: un modello di riferimento free, open and flexible, che può adattarsi a qualsiasi iniziativa che miri a promuovere e sostenere lo sviluppo della società.
Da questa prospettiva, l’imprenditorialità è definita come
La capacità di agire sulle opportunità e sulle idee per trasformarle in valore attraverso la mobilitazione di risorse
Tale definizione si applica a tutti gli ambiti della vita. Permette alle persone di coltivare il proprio sviluppo personale per entrare nel mercato del lavoro, come dipendenti o come lavoratori autonomi in imprese start-up o scale-up, promuovendo lo sviluppo mediante la creazione di un valore che può essere finanziario, culturale o sociale.
L’Entrecomp si compone di 3 macroaree e ciascuna macroarea si suddivide in 5 competenze di base, che noi di Performens abbiamo tradotto così:
Ciascuna competenza di base si irradia in ulteriori 15 competenze che, a loro volta si sviluppano in 60 priorità tematiche e 8 livelli di progressione, arrivando a definire 442 risultati di apprendimento. Un modello, quindi, estremamente variegato e complesso che ben si adatta a sviluppare valore aggiunto in qualsiasi contesto.
In Europa sono centinaia i progetti sviluppati. Anche in Italia ma, per lo più, in ambito educativo e scolastico. Nonostante questa sia davvero una bella notizia, riteniamo si possa fare molto di più per trasferirlo nel mondo del lavoro, non solo per la formazione dei newcomers, ma per promuovere lo sviluppo della mentalità dirigenziale.
Il proposito dell’Entrecomp è, infatti, permettere alle persone di individuare idee che possano apportare alla società un valore, mediante l’attivazione di un pensiero etico e sostenibile. Tali idee possono trasformarsi in progetti, solo passando attraverso la mobilitazione delle proprie risorse, il coinvolgimento degli altri e la consapevolezza che, mentre agiamo, siamo immersi in un costante processo di apprendimento che, se attiviamo un grothw mindset, consente di cogliere nuove idee e aprirci a nuove vision, rendendo lo sviluppo dinamico e continuo.
Sappiamo già che siamo portatori delle nostre skill – che siano hard e/o soft – e sappiamo che nel futuro saranno sempre più importanti le soft skill, poichè rappresentano la forza motrice del business di domani.
È proprio in questo senso che l’autoimprenditorialità si configura come la chiave di volta, perchè nella società in cui viviamo è essenziale che tutti abbiano la capacità di agire in base alle opportunità e alle idee, di lavorare con gli altri, di gestire carriere dinamiche e di plasmare il futuro per il bene comune.
Abbiamo bisogno di persone, team e organizzazioni che coltivino una mentalità imprenditoriale, in ogni aspetto della vita.
Abbiamo bisogno di riscoprire la parte più bella della nostra umanità, per dare il giusto senso alla nostra epoca.
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