Nella vasta gamma delle professioni esistenti, ce ne sono moltissime di non immediata comprensione e, per questo, spesso le persone che svolgono quelle professioni si sono sentite porre, almeno una volta nella vita, questa domanda: “di cosa ti occupi esattamente?"
Non fa certo eccezione chi lavora in ambito Risorse Umane e non mi riferisco alla parte amministrativa che gestisce ed elabora le buste paga, perché almeno quella sembra essere chiara a tutti.
Il termine “Risorse Umane” abbraccia un panorama di iniziative più ampio, incentrate sul benessere delle persone e sullo sviluppo delle loro competenze attraverso programmi di: formazione, coaching, valutazione del potenziale, development center, welfare e work-life balance …
Investire sul benessere e sullo sviluppo delle persone significa:
ENGAGEMENT! Aumenta il senso di appartenenza delle persone in quel contesto aziendale e questo fa sì che si sentano più motivati e meno portati ad abbandonare l’azienda. Recenti studi, infatti, hanno riscontrato che le persone che si sentono supportate dalla propria azienda hanno l'81% di probabilità in meno di lasciarla per un nuovo ambiente di lavoro (2021 Global Wellbeing Survey).
QUALITÀ e PRODUTTIVITÀ! Quando le persone sentono di stare bene in azienda, lavorano meglio, realizzano performance più efficaci e l’azienda cresce in qualità e business (cfr. Gallup 2021 Global Emotions report).
POTENZIALITÀ! Far emergere le potenzialità permette di agevolare i percorsi di carriera e di valorizzare i “talenti” delle persone.
In sintesi, investire sul benessere e sullo sviluppo delle persone significa rendere le persone serene e soddisfatte del proprio lavoro, contribuendo a promuovere un clima aziendale positivo.
E c’è di più…
Spesso, quando qualcosa non va, è più facile fermarsi a guardare solamente il singolo effetto, perché è direttamente osservabile e immediato. Lavorare allo sviluppo delle Persone e delle Risorse Umane tout court, significa anche lavorare su ciò che ha generato determinate situazioni e determinati risultati.
Facciamo qualche esempio.
Se nell’ultimo periodo soffri di continui mal di stomaco, è possibile che deciderai di rivolgerti ad un medico specializzato, come ad un gastroenterologo. Lui ti darà la cura più adeguata al tuo caso: da prendere “due volte al giorno, lontano dai pasti”. Questo va benissimo, ma non basta.
In azienda, se, negli ultimi mesi, una persona o un team di lavoro non ha raggiunto pienamente gli obiettivi o ha mostrato delle performance poco efficaci, probabilmente riceverà delle valutazioni negative o dei feedback negativi. Interverrà il responsabile o il team leader e, nelle migliori delle ipotesi, chiederà cosa è successo e cosa c’è che non va. Questo va benissimo, ma non basta.
Queste prime azioni sono una parte di tutto il quadro generale. Se perdiamo di vista il quadro generale, il singolo effetto potrebbe ritornare. Quindi da sole, non sono una soluzione, ma un palliativo.
C’è una parte fondamentale che non è stata presa in considerazione: come si è manifestato quell’effetto? Da cosa è scaturito?
Perché il mal di stomaco, un calo delle performance, o qualsiasi altro fattore esterno non è mai fine a se stesso. Porre le Persone al centro e investire in programmi di sviluppo e benessere con professionisti come coach, psicologi, formatori… permette loro di aprirsi alla consapevolizza di sé e delle loro azioni.
Metaforicamente parlando, ogni fenomeno, organizzazione o sistema complesso, può essere immaginato come un iceberg: la cima è la prima cosa che si nota all’esterno (il singolo effetto manifesto), ma sotto di essa c’è una massa enorme e frastagliata che la sorregge e l’ha fatta emergere (ciò che c’è realmente dietro all’effetto manifesto).
Pertanto, riprendendo i nostri esempi, è possibile che dietro ad un “semplice” mal di stomaco ci siano non solo problemi fisiologici o una cattiva alimentazione, ma anche: delle aspettative non soddisfatte, un malessere emotivo … Allo stesso modo, dietro ad una performance poco efficace, probabilmente, ci sarà anche: un calo della motivazione, mancanza di senso di appartenenza, o ancora la percezione di non crescere all’interno dell’azienda …
E, quindi, di cosa si occupa esattamente un professionista che lavora allo sviluppo delle Risorse Umane in azienda?
Si occupa della progettazione e realizzazione di iniziative che permettono alle persone di sentirsi:
consapevoli di sé e del proprio ruolo
attive protagoniste dei traguardi raggiunti dall’azienda
soddisfatte del proprio lavoro
valorizzate e riconosciute come “esseri umani”
e, di conseguenza, questo permette non solo la loro evoluzione, ma anche quella delle aziende stesse, perché le persone sono il vero differenziale competitivo che porta e genera valore a tutto tondo.
Comments