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Immagine del redattoreStefania Scagnetti

CONTAMI … (I)N ... AZIONE!

Aggiornamento: 10 gen 2023



2020, un anno che sicuramente non dimenticheremo. Un anno che ci ha costretti a cambiare, a ridefinirci, a riorientarci, a ripianificarci e… a trasformarci in qualcos’altro.


La diffusione del COVID-19, che ha messo in ginocchio tutto il mondo, ha segnato e segnerà per sempre questo 2020. Mai come in questi tempi si è parlato di contaminazione, con tutti gli aspetti negativi che ha comportato e che comporta.


Ma, come affermava anche Eraclito nella sua teoria dei contrari, ogni cosa nel mondo viene definita ed esiste grazie al suo opposto: non esiste un aspetto positivo, senza il suo contrario e viceversa.


Dipende da come NOI decidiamo di affrontare la vita.


Ciò non significa sminuire tutte le esperienze negative che viviamo, bensì esattamente il suo opposto: tenerne conto, interiorizzarle, apprenderle, valorizzarle per…trasformarle in qualcos’altro, in qualcosa di buono per noi.


Comunemente ed etimologicamente parlando, il concetto di “contaminazione” si associa a tutto ciò che inquina, infetta, sporca, altera la purezza di un elemento.


Ma è davvero solo questo?


Se leggiamo, ad esempio, la definizione che ci fornisce la Treccani, troveremo anche questo concetto: “In linguistica, incrocio di due forme o di due costrutti, in modo che ne sorga una terza forma o un terzo costrutto”.


E questo cambia tutto.


Fare in modo che nasca una terza forma .....Questo cambia la prospettiva e ci può confermare, ancora una volta, che il punto è come noi decidiamo di vivere le nostre esperienze.


Buono/cattivo, bello/brutto, negativo/positivo, abbiamo sempre dato un nome ad un opposto e io voglio definire un opposto alla contaminazione: ovvero “CONTAMI IN AZIONE!”...

Conta su di ME per agire insieme, affidati a me e trasformiamoci in qualcos’altro.


Ma cosa significa esattamente?


Significa creare sinergie tra persone, contesti e ambiti diversi, che, integrandosi tra loro, danno vita a qualcosa di nuovo. È questo ciò che fa la contaminazione quando viene associata al suo aspetto positivo.


Un esempio di contaminazione ci viene fornito dal mondo del calcio. Pelé, uno storico calciatore brasiliano, utilizzava e adattava nel calcio la cosiddetta “ginga”, una particolare tecnica della capoeira (arte marziale brasiliana), che lo rendeva unico e spettacolare nei suoi movimenti. Spesso era anche difficile da contrastare, tanto che riuscì a portare il Brasile sulla vetta del Mondo nel 1958, facendo ritrovare unità, passione e identità ad un intero Paese.


E cosa possiamo fare noi?


Ad esempio, possiamo imparare un’arte marziale e riportare gli insegnamenti (come la disciplina, il rispetto dell’altro, dei tempi, della concentrazione…) in ogni cosa che facciamo e in ogni contesto in cui siamo coinvolti. O ancora, possiamo imparare un metodo di studio replicabile anche in altri ambiti e che possiamo mettere al servizio degli altri, i quali, a loro volta, potrebbero trasmetterne uno a noi, potenzialmente utile da integrare con il nostro, e così via all’infinito.


Sicuramente non saremo tutti Pelé, ma il bello è proprio questo. Tutti noi possiamo contaminarci e contaminare altri ambiti.


Non importa chi sei, se sei un talento, un fenomeno in qualcosa, o un genio unico al mondo. Ciò che fa la differenza è chi decidi di voler essere, cosa decidi di apprendere e di condividere con gli altri e con il mondo.


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