Performens S.r.l.s. è una società di Consulenza e Sviluppo, nata ad aprile 2018 a Roma, che opera su tutto il territorio nazionale. Coadiuva la funzione Risorse Umane delle Aziende (Multinazionali e PMI) nel supporto alla gestione, alla formazione e allo sviluppo delle risorse umane, attraverso lo studio, la predisposizione e l’erogazione di progetti, a medio e lungo termine. Al tempo stesso, si rivolge ad Associazioni, Enti e a privati (sia singoli che gruppi) che hanno la necessità di incrementare la consapevolezza delle proprie potenzialità, nonché il desiderio di aumentare le proprie competenze, per far fronte a nuove sfide.​
Perché Performens?
Il significato, che dà origine al suo nome e alla sua identità, sta nel partire dalla “Performance” per permettere alle persone, alle aziende e ai gruppi di entrare in contatto con la propria “Mens” (dal latino: mente, pensiero, sentimento, progetto, proposito, coraggio…), prendere consapevolezza di schemi autoimposti, fasi di stallo e comportamenti disfunzionali per produrre innovazione.
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L’attenzione, quindi, è rivolta allo sviluppo (personale e professionale) e al benessere della persona, in quanto elemento distintivo e leva del cambiamento e dell’evoluzione in ogni sistema.
L’idea che sta alla base del progetto raccoglie l’eredità professionale di Emanuela Del Pianto, coach, psicologa del lavoro e ideatrice di best practice nell’ambito della gestione e dello sviluppo delle risorse umane.
Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane
Il nostro logo esplicita la forma dello sviluppo che quotidianamente ci ispira per perseguire innovazione e portare Valore nella società.
Co-founders
“Sono una psicologa dello sviluppo e una coach. Nel mio lavoro con le persone e le organizzazioni ho avuto modo di sperimentare il grande potenziale di opportunità che si cela in ogni momento di crisi. L’occasione può far l’uomo portatore di un valore che guida verso il benessere e che può rivelarsi solo grazie ad un aumento di consapevolezza.”
“Nasco dalla psicologia del lavoro e delle organizzazioni e da diversi anni mi occupo di risorse umane. Amo il mio lavoro e cerco di trasferire passione ed etica. Ciò che mi guida è la convinzione che possiamo costantemente migliorarci e questo lo vivo professionalmente ogni giorno, sperimentandomi sempre in contesti diversi, mantenendo la mia autenticità.”
Lavorare con le persone induce e produce una grande attenzione empatica alla loro evoluzione, ai loro “intoppi” e, da qui, scaturisce un grande ascolto attivo e concentrazione. Forse sono queste esperienze, maturate negli altri campi, che mi hanno fatto diventare coach, nel lontano 1999. Non credo che ci siano qualità innate per diventare coach, ma predisposizioni sì. E, inoltre, se non sei capace di metterti in discussione tu per primo, cercando di rispondere anche ai tuoi dubbi, diventa difficile apprendere questa professione. Richiede, infatti, tanta apertura, flessibilità, umiltà, ma anche fermezza, decisione, confidenza in se stessi e una buona dose di creatività. Tante di queste attitudini si possono apprendere, ma di base, come sempre, deve esserci la voglia di farlo e l’interesse per un altro diverso da te.